Molti ritengono che le decisioni siano, quasi sempre, frutto della logica, della razionalità e della riflessione. Crediamo che alla base delle nostre scelte ci siano fattori come la qualità di un prodotto, l’accessibilità, la disponibilità e convenienza economica. Forse però non sempre tutto è come sembra.
Diversi studi hanno dimostrato come durante il processo di scelta di un prodotto si attivano due “componenti” ben distinte del cervello.
Una parte, la nostra eredità più primitiva e profonda, è mossa da principi semplici legati all’impulso e al nostro naturale istinto di sopravvivenza. L’area più primitiva ci spinge a dare un’interpretazione del mondo basata su semplici emozioni come rabbia, paura e felicità.
La seconda parte, più moderna, è invece controllata da un pensiero razionale che cerca di dare una lettura logica ed oggettiva di ciò che ci circonda.
È stato dimostrato che, ancora oggi, l’area più antica ed istintiva del cervello è sempre la prima ad attivarsi nel processo di scelta, influenzando in questo modo la decisione finale. Successivamente, dopo una prima interpretazione emotiva della realtà, si attiverà la più recente (e lenta) area adibita al pensiero logico e razionale.
I vantaggi delle emozioni nelle campagne pubblicitarie
Le emozioni possono essere considerate un importantissimo mezzo di marketing utile per vendere prodotti e servizi ma soprattutto per far conoscere un brand e creare una community che si potrà identificare nei valori espressi dall’azienda.
- Differenziazione dai competitors
Distinguiti dai competitors con messaggi che rimangono impressi nella mente degli utenti.
- Brand Awareness
Un video, un payoff o un messaggio in linea con i valori aziendali possono contribuire alla creazione di una community stabile ed affezionata.
- Targetizzazzione degli utenti
Se hai un messaggio preciso puoi anche facilmente intercettare le persone interessate ai tuoi prodotti e servizi. Questa consapevolezza ti aiuterà ridurre i costi pubblicitari ed aumentare le vendite.
- Diffusione virale
Un messaggio chiaro e non convenzionale può colpire l’utente e permettere una veloce diffusione senza dover dedicare molto budget alla promozione.
Per tutti questi motivi è molto importante riuscire a strutturare una buona strategia di marketing emozionale. Oggi questa tecnica è utilizzata principalmente dai grandi Brand che riescono in questo modo a conquistare il cuore di molti clienti attraverso le loro pubblicità.
Il marketing emozionale però potrebbe essere utilizzato veramente da tutti, dalle piccole alle grandi aziende, dai business B2C ai business B2B.
Quali sono le migliori emozioni da utilizzare nella comunicazione online ed offline?
Il marketing emozionale non pone limiti, possono essere utilizzate tutte le tipologie di emozioni, senza esclusione di quelle negative come paura, tristezza e nostalgia.
Le emozioni negative, se utilizzate nel modo corretto, possono dare una svolta alle vendite e alla conoscenza del Brand.
Il marketing emozionale però potrebbe essere utilizzato veramente da tutti, dalle piccole alle grandi aziende, dai business B2C ai business B2B.
Facciamo qualche esempio.
Quale emozione utilizzeresti se dovessi promuovere dei dispositivi di sicurezza personale?
La paura di un pericolo vero, quotidiano e vicino a noi potrebbe essere sicuramente un buon motivo per acquistare, ad esempio, un casco per la bicicletta, un disinfettante per superfici o anche alcuni optional della nuova automobile.
La paura è un’emozione che colpisce in modo forte e diretto il nostro naturale e primitivo istinto di sopravvivenza.
Contenuti simpatici e controcorrente potrebbero diventare una soluzione ottimale per la promozione di prodotti o servizi “sensibili” solitamente trattati in modo freddo e forse troppo professionale. Suscitare una risata con giochi di parole, immagini o situazioni improbabili attirerà sicuramente l’attenzione, fisserà il prodotto ed il nome brand nella mente del cliente e diventerà virale.
Contenuti simpatici e controcorrente potrebbero diventare una soluzione ottimale per la promozione di prodotti o servizi “sensibili” solitamente trattati in modo freddo e forse troppo
E se invece dovessimo proporre il restyling di un prodotto “storico”?
La nostalgia potrebbe essere una buona strategia per riportare alla mente i ricordi del passato e le memorie d’infanzia per portare al pubblico i bei tempi.
Ogni settore potrà quindi trovare la propria emozione di riferimento e strutturare una comunicazione innovativa volta a migliorare le vendite e la conoscenza del marchio.
Un brand che riesce a parlare ai sentimenti delle persone stimolando le emozioni ha maggiori possibilità di essere notato e di vendere i propri prodotti.
Per attuare questa strategia di marketing affidati sempre a professionisti che sapranno consigliarti e guidarti nelle diverse fasi di ideazione e sviluppo.